Nino Buccellato

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Nino Buccellato, all'anagrafe Antonino Buccellato (Castellammare del Golfo, 2 luglio 1915Roma, 9 maggio 1983) è stato un poeta e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nino Buccellato nasce a Castellammare del Golfo nel 1915, figlio di Benedetto Buccellato e di Caterina Di Liberti.[1] Trascorre i primi anni e l'adolescenza in paese per poi spostarsi a Palermo per gli studi al liceo classico Vittorio Emanuele II, sotto la guida di Pietro Mignosi, e per il successivo avvio di quelli universitari, in lettere e filosofia. Nel 1935 si trasferisce a Roma mantenendosi agli studi come assistente al Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II". Si laurea alla Sapienza con Natalino Sapegno, con una tesi su Giovanni Verga e il Verismo.

Si dedica alle prime esperienze di insegnamento nel 1939/40, sempre presso il Convitto Nazionale di Roma, nonostante la sua avversione per il fascismo (non frequenta i sabato fascisti, non si iscrive all'Opera Balilla, non partecipa alle adunate ed è periodicamente richiamato). Durante il servizio militare come allievo ufficiale vince il concorso per la dirigenza dei convitti nazionali di stato. Allo scoppio della guerra è sottotenente dell'esercito e, allo sbarco degli americani in Sicilia, nel luglio del 1943 viene fatto prigioniero e tradotto in Africa, dove resta segregato per due anni, fino al luglio del 1945, tra Biserta, Orano e Casablanca.

Dopo la guerra, ripreso l'insegnamento a Roma, promuove la formazione del Sindacato dei Collegi di Stato, membro del Consiglio Nazionale e dell'Esecutivo della Federazione Italiana della Scuola (gennaio 1946). Ne diviene il primo segretario nazionale. Contemporaneamente ha esperienze di impegno politico in Sicilia, in occasione delle prime elezioni regionali del 1947. Sposa Maria Margherita Pomello Chinaglia[2]. L'attività sindacale si protrae fino al 1952. A seguire svolge incarichi ministeriali di vertice in più dicasteri.

Nel 1953 pubblica il suo primo libro, Il Vulcano non si spegne[3] e i suoi racconti sono pubblicati sulle terze pagine di più quotidiani (Il Corriere di Catania, Il Giornale d'Italia, La Nazione, Il Momento, Il Tempo di Milano[4], il Giornale di Sicilia e altri). Dopo l'iscrizione come pubblicista all'Albo dei Giornalisti/Pubblicisti (1958), diventa negli anni a seguire condirettore della rivista Meridione[5].

Durante gli anni sessanta lavora alle relazioni culturali del Ministero degli affari esteri. Nel luglio del 1966 pubblica per Vallecchi Le Soste. Gli scrive Ungaretti: «le sue poesie mi sono sembrate notevoli (…) e al mio ritorno (ndr dal Brasile) spero di avere la fortuna di conoscerla di persona.»[6]

Rientra nel mondo della scuola soltanto alla fine del decennio, in qualità di rettore preside del Convitto Nazionale Torquato Tasso di Salerno, che dirige fino al 1980[7]. E a Salerno, nel 1973, dà alle stampe per De Luca editore Uomo di terra, la seconda raccolta di poesie.

Riceve dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini la Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell'Arte.[8]

Rientrato a Roma, si dedica a riordinare e concludere più lavori in precedenza avviati, pubblicati postumi nelle Opere complete. Muore il 9 maggio 1983, all’età di 67 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1953 pubblica da Macchia, Roma, il volume di racconti Il vulcano non si spegne, con introduzione di Aldo Vallone.

È del 1966, per Vallecchi, Firenze, la prima raccolta di poesie, Le soste, prefazione di Gaetano Gangi.

Seguono nel 1973 le poesie di Uomo di terra, per De Luca, Roma, ancora con prefazione di Gangi.

Alla morte lascia più inediti. Nel dicembre del 2021, introdotte da un saggio critico di Alessandro Zaccuri, Marietti1820 di Bologna pubblica le Opere Complete - testi editi e inediti, quest'ultimi recepiti dagli eredi e proposti dall'editore sulla base di una selezione già compiuta dall'autore prima della scomparsa. Oltre ai suddetti testi già pubblicati il libro contiene

  • le satire Onorevoli o quasi,
  • i racconti di Due strade per il Cielo,
  • le poesie di Ossidiana,
  • il Diario di prigionia (1943-1945), trascrizione di riflessioni e pensieri annotati a matita, durante la prigionia, sui margini delle pagine di una Fedra di D'Annunzio.


In seguito alla pubblicazione delle Opere Complete da parte di Marietti1820, sulla base del riscontrato rinnovato interesse per tali scritti e su invito degli eredi dello scrittore, il 6 ottobre 2023 è nato il Comitato Nino Buccellato[9], costituito da Monica Guerzoni, Daniele Tinterri e Francesco Buccellato con le finalità di favorire l'affidamento permanente a un archivio letterario degli scritti e carteggi dell'autore[10] e di promuovere iniziative di studio e approfondimento dell'opera di Buccellato, «un patrimonio letterario del Novecento italiano da salvaguardare e valorizzare.»[11]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Santangelo, Il Vulcano non si spegne, in Idea – settimanale di cultura, Roma, 16 agosto 1953.
  • Aldo Vallone, Nino Buccellato – Il Vulcano non si spegne, in Nuova Antologia (avvisatore librario), vol CDL VIII, Roma, 5/8 1953.
  • Gaetano Gangi: Premessa a Le Soste, in (N.Buccellato) Le Soste, Vallecchi, Firenze 1966 (ora anche in [N.Buccellato] Opere Complete, Marietti1820, Bologna, 2021).
  • Felice Del Beccaro: Nino Buccellato, Le soste, in Rassegna Lucchese, Lucca, maggio 1968, p. 26.
  • Gaetano Gangi, Il filo del discorso, in Meridione, f.12, Palermo 1970, p. 52.
  • Dragos Vrânceanu, Nino Buccellato, in Ateneu – Revistă de cultură, anno VI n.3, Bucarest, marzo 1970.
  • Felice del Beccaro: Nino Buccellato “Uomo di Terra”, in Rassegna Lucchese, 1973, n. 54.
  • Gaetano Gangi, Prefazione a Uomo di Terra, in (N.Buccellato), Uomo di Terra, De Luca, Roma 1973 (e ora in [N.Buccellato], Opere Complete, Marietti1820, Bologna, 2021 e col titolo “Poesia notevole” quella di Nino Buccellato, in Quaderni, Associazione Siciliana per le Lettere e le Arti, fasc. 17, Palermo, nov. 1975.
  • Dragos Vrânceanu, Nino Buccellato Om De Pamint (Uomo di Terra), in Romania Literaria 15 - 1973 (Settimanale letterario dell'Unione scrittori rumeni).
  • Aldo Vallone, Poeti del Sud, in Nuova Antologia, fascicolo 2097, marzo 1974.
  • Alessandro Zaccuri, Il mestiere del pigro – Introduzione a (Nino Buccellato) Opere complete, Marietti1820, Bologna, 2021.
  • Rosa Giulio - Eleonora Rimolo, Recensione a Nino Buccellato, Opere complete, Marietti1820, Bologna 2021, in sinestesieonline supplemento della rivista «Sinestesie», ISSN 2280-6849, a. XII, n. 38, 2023.
  • Monica Guerzoni, Bellezza e memoria, la poesia fossile di Nino Buccellato, in sinestesieonline, supplemento della rivista «Sinestesie», ISSN 2280-6849, a. XII, n. 38, 2023.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Informazioni tratte da Nino Buccellato, Ritratto allo specchio, Roma 1981 (ora in Nino Buccellato, Opere Complete, Marietti1820, Bologna 2021), che rimanda all'archivio privato dell'Autore.
  2. ^ di Montagnana di Padova. Scrive nel Ritratto allo specchio (infra, bibliografia), p. 24 s.: «Nel 1950 mi sposai. Avevo detto fino a poco tempo prima che non ero tipo adatto al matrimonio e che non mi sentivo ancora maturo per il grande passo, anche se avevo trentacinque anni. Avevo soprattutto la preoccupazione di mettere su casa, in quel periodo del dopoguerra di enormi difficoltà economiche. Le barzellette sugli impiegati dello Stato morti di fame, per gli stipendi bassissimi, si sprecavano. Dicevo infatti a Maria, sia pure con tono scherzoso, che non faceva certo un affare sposandomi. Sono nati quindi i miei cinque figli che considero la più importante e più bella realizzazione della mia vita.».
  3. ^ nella Collana romana di narrativa La Fontana di Alberto Macchia, che già ospita Le opere di Dio di Giuseppe Berto, Amore e impostura di Raoul Maria De Angelis, L’ulivo nella sabbia di Dante Troisi
  4. ^ Edizione Milanese de Il Tempo, sez 1.2 L'epoca Angiolillo
  5. ^ Periodico di documentazione, reg.ne del 26 febbraio 1957 n.5678 presso il Tribunale di Roma.
  6. ^ V. lettere di Giuseppe Ungaretti a Nino Buccellato del 31 agosto e 6 ottobre 1967, pubblicate nel Ritratto allo specchio (infra, bibliografia), pp. 35/36 e ora anche in Opere Complete, pp. 41/42.
  7. ^ «Nel ’71 organizzai (…) una Tavola Rotonda su “La poesia oggi” con la partecipazione di Alfonso Gatto, Edoardo Sanguineti, Aldo Vallone, Albino Pierro e Roberto Mazzetti. (…) Ricordo l’intervento di Edoardo Sanguineti sull’esperienza del gruppo ’63 di Palermo, e quello infuocato di Alfonso Gatto in risposta a un quesito che un giovane universitario gli aveva posto circa l’importanza e la funzione della poesia nella società contemporanea. Sembrava essersi svegliato da uno stato di letargo e invece, con una foga straordinaria e con estrema vitalità, disse parole meravigliose sulla figura e la funzione del poeta.», così in Ritratto allo specchio (infra, bibliografia), p.33 s.; echi sulla stampa locale: Il Tempo 4 maggio 1971, Il Mattino 5 maggio 1971, La Gazzetta di Salerno 6 maggio 1971.
  8. ^ decreto 2 giugno 1979 (n. 2 del Registro dei Diplomi – N. Class. di posizione).
  9. ^ c.f. 95242340107 – reg.ne atto presso Agenzia Entrate Genova 1 del 20 ottobre 2023, al n.ro 1478 serie 3.
  10. ^ ANSA Cultura 18.01.2024, h.17.14, foglio 3 / 4.
  11. ^ Avvenire, 23.01.2024, p.20, foglio 1.
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